CARLO DEGIOVANNI racconta una gara “storica” - 100 Miglia Monviso

CARLO DEGIOVANNI
racconta una gara “storica”

MONVISO TRAIL
SOTTO L’INCOMBENTE RESPIRO DEL RE DI PIETRA

Tutto ha inizio e fine presso il Salone dedicato alle storiche Guide del Monviso, nella cuneese Crissolo, divenuto base storica per le ambizioni dei sognatori delle grandi imprese sportive.

Il Po, appena nato, accompagna con il suo gorgogliante applauso i primi passi ancora baldanzosi e speranzosi di donne e uomini che hanno deciso di salire alla corte del Re. Li attendono 26 km di sentieri di alta montagna che sarebbero appena qualche cosa in più di una classica ½ maratona se non fosse per quei 1900 metri di dislivello li dividono dall’apice della fatica. 

La Baita della Polenta provvede ad un primo sollievo quando già la sagoma del Monte si fa minacciosa ma è dal Pian del Re che la sua figura appare come un monito per chi ha osato osare. Per qualcuno sarà il momento del “chi me lo ha fatto fare” ma per i più sarà un’attrazione fatale che impatterà, poco più in su con il temibile “Coulour del Porco”: 500 metri di dislivello in meno di un chilometro sono ribaltanti e respingenti per fisico e mente. 

Ai 2700 metri di quota lo scenario che attende i protagonisti al termine dell’erta salita è grandioso e ripagante: la sagoma del Rifugio Giacoletti mette fine ai conflitti interiori tra coraggio e incoscienza e qualche stambecco ammira ma non applaude le gesta atletiche. Lo sguardo, però, viene rapito dall’apparire improvviso della parete nord del Monviso che si staglia severa: richiamo irresistibile per sognare altre e più alte avventure!

Una tortuosa, rapida e scorrevole discesa riporta nel “range” pulsazioni e respiro fino all’apparire del coloratissimo lago Chiaretto, vittima delle scariche di detriti che negli anni ’80 del secolo scorso ne hanno ridotto le dimensioni ma non il fascino. 

Metà impresa è compiuta ma occorre risalire, con opportuna e sicura deviazione, lo storico sentiero che conduce al Rifugio Quintino Sella, “campo base” per sogni e speranze di coloro che anelano a salire fin lassù. Il gesto atletico è scandito dal brontolio della incombente parete est del Monte che a suo modo, applaude all’impresa.

Le emozioni dei protagonisti si fanno conflittuali al transito al Rifugio: il programma tecnico prevede l’avvio della discesa finale verso il traguardo ma lo sguardo indugia verso quella cresta est, temuta ma ambita via per raggiungere la vetta o la più conciliante parete sud, ugualmente severa ma più accogliente. Sarà per un’altra volta, senza pettorale, rallentando il passo fino a implementare il gesto atletico con gocce di ascetismo e filosofia.

Occorre riportare a terra sguardo, sogni e progetti: i sentieri in discesa richiedono equilibrio e attenzione, specie se percorsi di corsa. Si scende in uno scenario suggestivo, tra laghetti, pietraie e pascoli verso la Storia dell’alpinismo! Improvviso e onirico il quadro che accoglie i protagonisti: un lago riempie lo sguardo ma il protagonista del sogno ad occhi aperti è il Rifugio Alpetto nella sua versione storico – museale (è stato il primo rifugio del Cai) ed in quella più confortevole e moderna. Sarà quest’ultima a fornire l’ultima assistenza alimentare prima che il sentiero riprenda crudelmente a salire.

Lo sconforto che disegna disillusione sui volti affaticati ha vita breve: appena 80 metri di dislivello su facile sentiero fanno volgere un ultimo sguardo al Monviso, oramai lontano. Poi occorrerà volgergli le spalle e spendere le ultime energie scendendo lo storico sentiero V9 che un tempo, in assenza della strada per Pian del Re, rappresentava l’univa via di accesso da Crissolo al Monarca.

Gli ultimi tornanti della faggeta dei Furnai accolgono e raccolgono le ultime fatiche mentre la voce dello speaker preannuncia la fine delle ostilità sportive. Qualcuno pregusta podi e premi ma le emozioni abitano ognuno dei protagonisti a prescindere da posizione e tempi e sono queste ultime a rimanere nei ricordi del dopo gara e nei racconti da dispensare, con qualche veniale eccesso, all’ammirazione di amici e famigliari.

Monviso Trail: ogni anno nell’ultima domenica di agosto 300 partecipanti vivono quest’avventura dall’oramai lontano 2013. Quest’anno sarà DOMENICA 25 AGOSTO. La fondazione Bertoni, organizzatrice, e la Podistica Valle Infernotto vi attendono! Iscrizioni su www.wedosport.net